Sostenibilità

Sostenibilità è il nostro modus operandi.

ENERGIA RINNOVABILE - IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Da maggio 2011 abbiamo in funzione sul tetto dei nostri edifici industriali, un impianto fotovoltaico da 199,92 kWp che contestualmente ci ha permesso di bonificare 2500 metri quadri di coperture in fibrocemento contenente amianto.
Questa scelta ci ha permesso di produrre in modo sostenibile con emissioni di CO2 limiate. In un decennio  abbiamo evitato di introdurre nell’ambiente oltre 843.000 kg di CO2, abbiamo autoconsumato circa 900.000 kW e nei periodi di fermo dei nostri impianti produttivi abbiamo immesso in rete oltre 1.000.000 di kW di energia pulita.

Per mantenere sempre in efficienza l’impianto fotovoltaico, ad aprile 2022 abbiamo sostituito tutto l’impianto con uno di ultima generazione  che ci ha permesso di mantenere la stessa potenza di produzione dimezzando la superficie impegnata, così siamo stati in grado di installare un secondo impianto fotovoltaico che ci ha permesso di raddoppiare la capacità produttiva.

CICLO DELL’ACQUA

Le zone umide derivano dalla gestione e regimentazione delle acque di lavaggio del materiale inerte. Tali acque prelevate dalla prima falda acquifera, durante la lavorazione del materiale inerte, (lavaggio delle sabbie e ghiaie) si arricchiscono di materiale fine in sospensione e pertanto devono essere depurate dal carico solido prima di una efficace restituzione in falda.

Le caratteristiche chimiche delle acque utilizzate non subiscono alterazioni conseguenti all’utilizzo, in quanto nel processo di lavaggio non vengono utilizzate sostanze chimiche di alcun tipo ed il materiale sottoposto a lavaggio è costituito interamente da mista naturale di cava.
Su tale base, viene utilizzato un sistema di vasche di decantazione a cascata e da un bacino di raccolta e spagliamento delle acque chiarificate.

Pertanto abbiamo realizzato una serie di vasche di decantazione a cascata per la depurazione delle acque, dove il materiale in sospensione ha modo di sedimentarsi progressivamente al fondo mentre le acque una volta chiarificate, sono inviate ad un bacino di raccolta e dispersione nel suolo superficiale. È possibile stimare che circa il 95% delle acque emunte dai pozzi di presa venga restituito in falda per infiltrazione in corrispondenza del bacino di spagliamento. Su tale base, è possibile affermare che il ciclo dell’acqua sopra descritto sia sostanzialmente un sistema idealmente “chiuso” dove le acque di falda vengono prelevate a “valle idrogeologico” e restituite a “monte idrogeologico” con una minima perdita nel bilancio dovuta all’evaporazione ed all’adesione dell’acqua al prodotto finito.

MEZZI D’OPERA DI ULTIMA GENERAZIONE

Abbiamo aggiornato il nostro parco macchine con mezzi cava di ultimissima generazione per operare in modo sostenibile e con emissioni di CO2 limitate. Siamo stati tra i primi in Italia ad acquistare un escavatore ibrido che ha dimezzato il consumo orario di carburante rispetto alla media delle versioni classiche.

Questa è l’articolo approfondito in merito dalla stampa del settore:
https://www.gowem.it/Escavatore-ibrido-Komatsu-HB365-3-NLC-Cimertex-Cave-Rossetti